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PRIMA PARTE – Il Mondo dei Dinosauri: Un racconto Semplice e Affascinante sui Giganti del Passato
Il Mondo dei Dinosauri: Un racconto Semplice e Affascinante sui Giganti del Passato
In questa edizione de “la Storia che ci piace” – Il Mondo dei Dinosauri: Un racconto Semplice e Affascinante sui Giganti del Passato – ho deciso di creare “mini serie” su di un argomento che affascina piccini e grandi, i Dinosauri. Ora vi chiedo di mettervi comodi e, dopo qualche bel respiro profondo, immaginate di vedere quello che leggete proiettato sul maxischermo del cinema.
In questo viaggio torniamo in dietro di 250 milioni di anni. Immaginiamoci come nella sigla iniziale di Big Beng Theory il susseguirsi di immagini ma al contrario… l’Euro… Kennedy… sbarco sulla luna… guerra mondiale… Marconi… la rivoluzione Francese… Firenze e il Rinascimento… Cristoforo Colombo… Cesare e l’esercito Romano… La nascita di Cristo… Il Diluvio Universale… Gli Ominidi… Lucy la prima scimmia… una foresta immensa e… i dinosauri.
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Nel cuore di un’era dimenticata, prima che l’uomo tracciasse la sua ombra sul mondo, la Terra pulsava di vita e mistero. Immagina un paesaggio dominato da giganteschi alberi secolari e fiumi scintillanti, dove in lontananza si sentivano ruggiti da brividi che rompevano il silenzio e il lento ma imponente passo di un Diplodoco. Ogni angolo di questo mondo preistorico era un invito all’avventura, un portale verso un universo fatto di forza, bellezza e segreti inconfessati, pronti a svelarsi a chi avesse avuto il coraggio di ascoltare il richiamo dei dinosauri.
Alziamo il nostro sguardo e tra gli altissimi alberi folti di rami e foglie si vede scorgere la testolina di un bellissimo esemplare intento a mangiare, con la sua calma disarmante lo vediamo gustarsi le foglie con un masticare lento lento. Subito di fianco a lui c’è ne uno più piccolo, tozzo come un ippopotamo con delle corna che gli spuntano dal muso che bruca l’erba. Alle nostre spalle invece spuntano due zampe lunghissime e due piccolissime, un muso grande con la bocca aperta e denti da far paura.
La loro mole possente e quegli occhi fissi che ti guardano con aria di sfida fanno dei Dinosauri le creature più affascinanti e mai esistite sulla Terra. Hanno abitato il pianeta per oltre 160 milioni di anni, dal periodo Triassico circa 250 milioni di anni fa fino alla loro estinzione alla fine del Cretaceo circa 66 milioni di anni fa. Per milioni di anni hanno camminato sulla terra e se ci pensiamo bene hanno sicuramente camminato in quel pezzo di terra dove adesso c’è casa tua, proprio li dove giochi a pallone o dove c’è la scuola e il tuo posto di lavoro.
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Gli scienziati, nel corso degli studi fatti, hanno identificato migliaia di specie di dinosauri. Alcune gigantesche e altre minuscole, che volavano e che camminavano a due o quattro zampe, carnivori erbivori ed onnivori, con abitudini di vita molto diverse tra loro. Le prime specie di Dinosauri erano leggermente più piccoli di quelli della fine della loro esistenza, infatti i loro progenitori avevano dimensioni di circa 3 metri mentre i loro successori sono arrivati a dimensioni tra gli 8 e 10 metri.
Adesso, se vedete bene sotto quel grande albero, c’è un uovo che sta per schiudersi. E’ un uovo di Dinosauro. Appartiene al primo Dinosauro, un Arcosauro. In realtà per Arcosauro si intendono quei gruppi di Dinosauri a forma di lucertola, infatti da quell’uovo vediamo uscire una piccola lucertola. Piccola per modo di dire visto le dimensioni che raggiungerà quando sarà grande. Questi lucertoloni e i loro parenti che verranno, saranno i dominatori del mondo per milioni di anni.
Ammirando questo splendido esemplare e tutti i suoi discendenti anche se con caratteristiche diverse, notiamo che li accomuna una caratteristica in particolare. Molte prove sono state trovate nel corso di anni di studio e queste prove ci suggeriscono che tutti i dinosauri costruivano nidi, come gli uccelli attuali e che deponevano le uova. In alcuni scavi effettuati nei sedimenti cretacei del deserto del Gobi, in Mongolia, sono stati rinvenuti alcuni reperti che lasciano pensare che fossero nidi di dinosauro. Questi ritrovamenti eccezionali sono da attribuire ad un dinosauro che avesse le ali, infatti, nei resti fossili trovati, si vedono gli arti predisposti al volo. La particolare posizione delle ossa e la conformazione del bacino ha tutte le caratteristiche simili agli uccelli, quindi capace di volare. Non solo, la particolare forma dei resti e la disposizione circolare ( tonda ) delle uova, testimoniano le premurose cure che la mamma dinosauro aveva nei confronti dei propri piccoli.
Continuando a parlare dei dinosauri “volanti”, c’è da sapere che per una maggiore facilità nel catalogare i dinosauri stessi, gli scienziati hanno deciso di suddividerli in due macro categorie, gli Ornitischi, cioè quelli che volavano, e gli Saurischi, cioè quelli che camminavano e con le caratteristiche che ricordano le nostre Lucertole.
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I Dinosauri alati arrivano da un lungo processo evolutivo, perché in principio sembrava esistessero soltanto i Dinosauri terrestri, difatti dopo qualche millennio troviamo la loro nascita. Questa evoluzione è nata per le necessità di spostamento dovuta da diversi fattori quali condizioni atmosferiche, alimentazione ecc. La conformità di quei Dinosauri alati hanno fatto si che il modo di spostarsi per i dinosauri e per tutte le specie animali simili è stata un’ enorme conquista evolutiva perché gli permetteva e gli permette tutt’ora di spostarsi più velocemente da un posto all’altro e di sorvolare monti, montagne ovviamente in meno tempo e facendo meno strada.
Il lungo processo di mutazione genetica però non è stata per nulla semplice, perché ha richiesto enormi dispendi di energia e numerosi adattamenti anatomici, ma alcuni aspetti restano ancora non risolti.
Studiando i giovani uccelli, come nei primi giovani dinosauri alati, la loro formazione ossea gracile e non possente come negli esemplari adulti, permettono e permettevano con molto probabilità sbattendo le ali, una notevole spinta e una certa velocità nello spiccare il volo in poco tempo e in poco spazio. Vediamo come può essere avvenuta la loro evoluzione.
Il primo cambiamento che è avvenuto nelle prime specie di Dinosauri sono un alleggerimento delle ossa. Le zampe anteriori, costituite da solo tre dita, erano leggere e molto resistenti. Il fatto di avere un peso inferiore gli permetteva di decollare con più semplicità. Le zampe posteriori invece erano più lunghe e nello stesso tempo si riducono le vertebre e la coda diventa più corta con la comparsa delle prime piume.
Capiamo bene l’uso delle zampe poi diventate ali. Dopo diversi studi che si sono distaccati dalla funzione principale delle ali cioè di spostamento veloce e per volare alto, gli studiosi hanno capito il perché dello sviluppo delle piume. Le piume inizialmente avevano lo scopo di isolare il corpo degli animali dalle diverse temperature, in quel tempo servivano per mantenere il calore. L’evoluzione delle ali non si ferma solo a questo, successivamente la loro funzione si è migliorata. Da una parte, c’è la funzione di mimetizzazione sia per la caccia che per sfuggire ai predatori, dall’altra abbiamo lo spirito di sopravvivenza. Un’altra funzione avvenuta successivamente è quella estetica, un certo narcisismo dell’animale per diventare più bello e più attraente rispetto agli altri esemplari simili e come attrazione verso il sesso opposto.
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Il corso di questi cambiamenti genetici durata millenni, hanno portato anche a cambiamenti, per forma e disposizione delle ali, dando così ai loro successori a agli uccelli attuali la possibilità di diventare più forti, riuscire ad arrivare ad altezze prima impensabili. Non solo, ruotare e fare evoluzioni in volo per scappare e distrarre la preda, il tutto unito da spinta, eleganza e potenza.
Purtroppo, per il primo esemplare di Dinosauro alato, non è stato così semplice. I resti del primo esemplare trovato risalgono a 150 milioni di anni fa. Nelle ali erano presenti piume lunghe e relativamente deboli e si presume anche una certa difficoltà nel planare. L’immatura “esperienza” lo portava a difficoltà nel decollo e nel volo a bassa velocità ed era incapace di separare il movimento.
Ora facciamo qualche accenno sui Dinosauri di terra. Come già detto appartenevano alla categoria alimentare degli erbivori, carnivori ed onnivori e fin qui nulla di strano rispetto ad ogni essere vivente vissuto sin d’ora ma, come mai le loro gigantesche dimensioni?
Ad oggi non sono gli animali più grandi mai vissuti, ma esiste un mammifero altrettanto grande, la Balenottera Azzurra che raggiunge i 30 metri di lunghezza e le 180 tonnellate di peso. Praticamente è come vedere due camion con rimorchio uno dietro l’altro… niente male direi!
Tra i Dinosauri vissuti il premio come “animale mastodontico Universale” va alla famiglia degli Sauropidi. Si pensa che le loro dimensioni erano decisamente superiori a quelle delle balenottere azzurre e probabilmente li superavano anche di peso. Ora però provate ad immaginare che massa muscolare potevano avere queste creature e quanta fatica facessero per camminare. Mentre per le balenottere vivendo nell’acqua il peso corporeo viene sorretto dall’acqua stessa, per i Sauropidi no, camminavano sulla terra ferma con tutto il peso che avevano e con la Forza di Gravità che gravava su tutto il loro corpo. Ma siamo sicuri che erano i Dinosauri più grandi? Suspance…
Questi Sauropidi erano animali completamente erbivori, adesso voglio proprio vedere il prossimo che dice ” mangia verdura che si dimagrisce!”. Li potevamo trovare in tutti i continenti e appartengono a quella categoria di Dinosauro “enormi” che fanno parte i Diplodochi e quella amata da tutti come i Brontosauri; ovviamente tutti ci ricordiamo di Denver. La loro caratteristica era collo lungo e zampe con cinque dita. Il collo lungo è un’evoluzione dovuta al fatto che dovevano arrivare sui rami più alti per potersi nutrire perché nei rami più bassi finiva subito il cibo quindi dovevano arrivare dove altri animali non potevano arrivare. Comunque le dimensioni anche degli esemplari più piccole si aggiravano attorno ai cinque o sei metri. Le loro gigantesche dimensioni erano date anche dal fatto che in quel periodo il cibo, in generale per tutti gli animali vissuti agli albori della nascita della terra, sia per gli erbivori che per i carnivori era molto abbondante.
Troniamo in dietro di un passo, come vi dicevo prima, siamo sicuri che i Sauropodi erano gli animali più grandi? La risposta è no! il podio degli animali mastodontici viene tolto al nostro caro amico Denver e ai suoi cugini perché sempre dalla stessa famiglia arriva dall’Argentina… scherzo… arriva l’Argentinosauro con i suoi 30/35 metri e 70 tonnellate di peso. Ma aspettate! dal VAR ci informano che forse il podio è da annullare. Secondo alcune fonti, purtroppo ci sono pochi resti a testimoniare, sembrerebbe esistito il Brutkaiosauro dall’alto dei suoi 60 metri e 170 tonnellate. Se è esistito veramente sarebbe come guardare un grattacielo.
Comunque l’era giurassica rimane quella dei gigantoni mai esistiti. Nel corso dei millenni la variazione nella dieta, i cambiamenti climatici e altri fattori hanno portato i futuri mammiferi a non essere più così grandi.
Il Mondo dei Dinosauri: Un racconto Semplice e Affascinante sui Giganti del Passato
FINE DELLA PRIMA PUNTATA.
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